Ciao ragazze! Ciao ragazzi!
Un link che avevo trovato tempo fa su Facebook recitava: “Settembre è il primo lunedì dell’anno”. Lo so, questa frase mette ansia a molti, a me dà un sacco di carica perchè settembre è il mese che più di tutti rappresenta un nuovo inizio, un mese fatto di progetti, di speranze e di buoni propositi per l’anno che sta per arrivare. Un mese in cui, messi da parte costumi da bagno e serate al chiaro di luna, si rientra dalle ferie e si inizia a pensare a tutto quello che vorremmo realizzare per l’anno successivo, soprattutto se (grazie al cielo) stiamo per lasciarci alle spalle l’anno horribilis che tutti abbiamo vissuto. E dopo il lockdown ed i chili di troppo accumulati dopo i bagordi estivi, quale periodo migliore per pensare a rimettersi in forma se non settembre?
Se il pensiero di fare sport e faticare non vi alletta, forse, con un piccolo alleato, riuscirete a ritrovare entusiasmo e forza di volontà.
Come avrete infatti capito dal titolo di questo articolo, e dalle mie storie sui social in cui ve lo avevo anticipato, finalmente oggi vi racconto della mia esperienza con un piccolo “aggeggio” che in un paio di mesi ha veramente rivoluzionato la mia routine quotidiana, aiutandomi a dare il meglio di me in ogni occasione: il FITBIT!
Nonostante il mio entusiasmo verso quella che per me rappresentava un’assoluta novità, ho deciso di scrivere questo articolo dopo due mesi circa di utilizzo, visto che prima volevo prendere confidenza con le varie funzioni di questo fantastico dispositivo ed avere io stessa un quadro che fosse il più completo possibile. Cominciamo dall’inizio…
DI COSA SI TRATTA?
Fitbit è uno smartwatch molto amato dagli amanti del fitness perché, a differenza degli smartwatch in circolazione, presenta tantissime funzioni specifiche per chi fa sport. Non solo si occupa di monitorare le calorie che ogni giorno ingeriamo ma le calcola in base allo sport che scegliamo di praticare o al semplice movimento che facciamo durante l’arco della giornata, con la sua funzione “neat”. Mi spiego meglio: se io mi alleno in sala pesi, inserisco la funzione “pesi” nel display dell’orologio per cui, per ogni esercizio che compio, il Fitbit mi dice esattamente quante calorie consumo, in modo tale che, laddove il mio consumo calorico sia inadeguato rispetto all’esercizio che sto facendo, posso correggere il tiro aumentando l’intensità. Questa funzione non vale solo per i pesi, ma è possibile inserire altri sport, come la camminata, lo step, lo yoga o la bici. E proprio le funzioni di corsa e bici dispongono di un’opzione per il GPS condiviso per registrare la mappa del percorso che si fa.
Ma non solo: il Fitbit vi sprona perché conta le volte in cui vi allenate e, quindi, vi ricorda di farlo e segna anche i giorni in cui vi siete allenati, insomma, un vero fitness coach in miniatura!
Rimanendo per un momento in tema di calorie, chi mi conosce bene sa poi che ho una vera e propria ossessione per il cibo sano e per il controllo delle calorie… bene, con questo meraviglioso smartwatch io le tengo costantemente monitorate. A fine giornata, infatti, so esattamente quante calorie ho consumato ed in base a questo mi organizzo anche con i pasti aumentando o diminuendo le dosi in base al mio dispendio calorico nell’arco della giornata. Per quanto riguarda gli alimenti, il Fitbit registra le calorie correnti e le percentuali di macronutrienti per i pasti che scelgo di consumare, si tratta quindi, di un aiuto prezioso anche per coloro che non hanno tanta dimestichezza con l’argomento alimentazione.
Una delle (tante) cose che mi piacciono è poi la funzione obiettivi che mi ricorda che durante il giorno devo raggiungere un obiettivo principale (lo standard è di 10 mila passi). Se ci riesco, sul display dell’orologio appare un messaggio di congratulazioni. L’obiettivo poi viene azzerato ogni giorno a mezzanotte e può essere modificato nell’app Fitbit, nel caso in cui siate in grado di farne di meno o di più. Gli obiettivi principali sono: obiettivo passi, obiettivo bruciagrassi ed obiettivo scale. Oltre agli obiettivi ci sono poi i promemoria che mi incoraggiano, anche nei miei momenti di pigrizia, a muovermi durante l’arco della giornata, ed a fare almeno 250 passi ogni ora.
Un’altra cosa che predico sempre è quella di bere per disintossicare l’organismo, per drenare i liquidi in eccesso e per idratare la nostra pelle rendendoci più giovani. Proprio a proposito di questo, ho tante amiche che spesso mi dicono che non riescono a bere a sufficienza durante il giorno sia perché non ne sentono il bisogno sia perché lo dimenticano! Il Fitbit aiuta anche delle più smemorate perché direttamente dal polso misura la quantità di acqua del nostro corpo e ci ricorda di bere.
Se invece come me volete sempre tenere sotto controllo il peso, il Fitbit misura anche il peso corrente ed il peso ancora da perdere o aumentare, registrando tutto direttamente dal polso.
NON SOLO UN FITNESS WATCH
Come avrete capito non si tratta di un semplice smartwatch ma di uno strumento utile non solo per i fissati del fitness come me, ma anche per chi cerca uno stimolo per rimettersi in forma e per voler bene al proprio corpo. Infatti, oltre alle funzioni che ho provato e di cui vi ho parlato, ce ne sono anche altre come la misurazione del sonno, che mi dice quante ore ho dormito e la qualità del mio sonno: tempo di sonno attuale, tempo di sonno medio e varie fasi del sonno (sonno leggero, profondo e REM), misurando anche il mio tempo di agitazione e quanto ossigeno ho consumato. Funzione super utile soprattutto in questo particolare momento storico, tant’è che anche la Apple, nel suo ultimissimo modello di Apple watch, ha inserito la funzione saturimetro. La mattina successiva, una volta sveglia, sul display dell’orologio mi appaiono “i dati del sonno” con un punteggio sulla qualità del mio sonno giornaliera. Questo ovviamente non interferisce con il mio riposo, in quanto con la modalità “sonno” si abbassa la luminosità del display e le notifiche vengono automaticamente silenziate. Inoltre, se dormite con qualcuno e non volete svegliarlo con la vostra sveglia, potete impostare una sveglia silenziosa che vi sveglia con una leggera vibrazione del polso.
Oltre al sonno, un’altra importantissima funzione che ho adorato è la misurazione del mio battito cardiaco: Fitbit rileva il mio battito cardiaco corrente grazie ad una tecnologia “Pure Pulse”. Inoltre, cosa utilissima quando ci si allena, se decido di registrare un esercizio tramita l’app “allenamento”, viene visualizzata la zona cardio (ad esempio, brucia grassi, cardio o picco), e se voglio, accedendo all’app Fitbit posso anche confrontare il mio livello di attività cardio con una media degli utenti della mia stessa età e genere.
Se sono troppo agitata, mi viene in soccorso un’altra funzione che amo tantissimo, la funzione relax, quando sono agitata o nervosa mi fa fare un po’ di meditazione.
Un’altra cosa che ho poi trovato davvero utile, visto che spesso noi donne per mancanza di tempo dimentichiamo di segnarlo, è il monitoraggio del ciclo, con una funzione specifica che segna quando arriva il ciclo, quanto manca al prossimo e calcola i giorni di fertilità. Anche se questa funzione si trova ormai da tempo anche negli smartphone di ultima generazione, quello che adoro è che tutte queste funzioni siano racchiuse in un unico oggetto!
MA ANCHE COME UN NORMALE SMARTWATCH…
Se siete in dubbio se acquistare o meno questo dispositivo perchè pensate che possa essere troppo specifico, vi dico che il mio Versa 2 fa tutto quello che gli altri smartwatch fanno: io, per esempio, ascolto la musica su Spotify, uso l’agenda per i miei appuntamenti, cosa che ho trovato fondamentale per il mio stile di vita super frenetico, poi ho Alexa, la sveglia, il timer, il meteo, e l’utilissima funzione di ricerca del telefono, che mi aiuta a ritrovare il telefono tutte le volte in cui lo perdo di vista, impedendomi di diventare matta nella ricerca! Insomma, a conti fatti direi che rispetto a smartwatch più blasonati e/o ancora più costosi, il Fitbit è ancora più completo e soddisfa meglio le mie esigenze.
VERSA 2 O VERSA 3: QUALE SCEGLIERE?
Un tormentone di questa estate recitava: “Non c’è due senza tre”, ed in effetti da alcuni punti di vista il modello Versa 3, in commercio da pochi giorni, sembra ancora più completo rispetto al Versa 2. Le differenze, però, rispetto al modello precedente non sono tantissime: innanzitutto l’ultimo modello ha il GPS integrato ed ha più autonomia dallo smartphone perchè il sensore è integrato direttamente, mentre con il due è possibile utilizzare il GPS e registrare percorsi solo in connessione con il proprio smartphone, la batteria dura un giorno in più, per un totale di 6 giorni di autonomia. Infine, l’ultimo modello ha la ricarica rapida, e questo permette di caricare il Versa 3 entro 12 minuti per un giorno intero, non sono funzioni che cambiano la vita ma sicuramente possono far propendere la scelta per l’ultimo modello.
Io ho acquistato il Versa 2 semplicemente perchè questa estate il Versa 3 non era ancora uscito. Se chiedete a me quale versione comprare vi dico con sincerità che se mi fossi trovata adesso ad acquistare il Fitbit probabilmente avrei acquistato il 3 ma solo per una questione di novità. Come avete visto, però, le differenze non sono tantissime quindi credo che alla fine la scelta dipenda dalle vostre esigenze, tenendo anche conto del fatto che sicuramente il prezzo del Versa 2 scenderà e che potrete acquistarlo ad un prezzo più vantaggioso. Che scegliate il Versa 2 o il Versa 3, non cambia il fatto che personalmente ritengo che si tratti di un ottimo prodotto che, grazie alla sua tecnologia ed alla sua semplicità, aiuta a capire ed a conoscere meglio il nostro corpo verso uno stile di vita sano ed healty.
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