Ciao ragazze! Ciao ragazzi!
dopo il mio viaggio a Dubai di qualche mese fa, complice anche il caldo torrido siciliano di queste ultime settimane, con Ivano abbiamo deciso di regalarci un weekend lungo in un posto più fresco ma ugualmente affascinante. Se avete visto le mie stories su Instagram sapete già che la meta che avevamo scelto era Vienna. Ed anche stavolta eccomi qui con l’articolo che vi avevo promesso per raccontarvi cosa abbiamo fatto e darvi qualche piccola chicca nel caso in cui anche voi vogliate visitare questa splendida città.
VOLO E ALLOGGIO
Siamo partiti da Catania venerdì 1 nel tardo pomeriggio con la compagnia lowcost WizzAir e siamo atterrati all’aeroporto di Vienna, che si trova a circa 20km dal centro. Il volo è costato 250 euro compreso di bagagli. Nonostante i collegamenti per il centro città siano ottimi (il mezzo più gettonato è il treno, o se cercate qualcosa di più economico c’è anche l’autobus), abbiamo optato per un viaggio più comodo e ci siamo affidati ad Uber, risparmiando il 50% rispetto al classico taxi. Abbiamo pagato, infatti, solo 35 euro a fronte dei 70 che ci avevano prospettato con i taxi normali. Come alloggio, anche stavolta abbiamo preferito affittare un appartamento rispetto alla stanza di hotel, perché non volendo rinunciare alla linea neanche in vacanza, avevamo l’esigenza di preparare dei pasti healthy in casa, per cui questa era l’opzione migliore. Per prenotare l’appartamento ci siamo affidati a Booking.com, ed alla fine abbiamo alloggiato in un delizioso appartamentino di circa 40 mq, dal costo di 120 euro a notte.
GIORNO 1:
Una volta arrivati a casa abbiamo sistemato tutto e siamo usciti a fare una passeggiata, arrivando fino in piazza Stephansplatz dove si trova la Cattedrale di Santo Stefano, che rappresenta uno dei monumenti simbolo di Vienna, e che deve anche la sua fama al suo campanile, che è uno tra i più alti al mondo, le cui guglie sono visibili da qualsiasi angolo della città. L’ingresso è gratuito, ma se volete prendere l’audioguida il prezzo è sui 5,50 euro, e lo trovate aperto tutti i giorni fino alle 22:00.
Dopo aver visto il duomo abbiamo continuato la nostra passeggiata fino al ristorante “Plachutta”, dove abbiamo potuto gustare un’ottima cucina tipica e dove ho provato la loro tradizionale “soup” che loro preparano con l’ossobuco e che servono con un contorno di patate arrosto a parte, mentre Ivano ha optato per la famosissima wiener schnitzel, la cotoletta tipica viennese che io ho però ho preferito non assaggiare visto che la preparano friggendola nel burro e non volevo esagerare… Dopo esserci rifocillati abbiamo continuato la nostra passeggiata nella via principale delle firme Mariahilferstrasse prima di rientrare a casa.
GIORNO 2:
Anche il secondo giorno, gambe in spalla e siamo andati ad esplorare la città. La prima meta è stato il palazzo di Hofburg, conosciuto come uno dei più grandi palazzi imperiali esistenti al mondo. Il parco. Questo palazzo, durante i loro anni di regno, è stato sempre più ampliato dalla dinastia asburgica, tanto che ad oggi si trovano al suo interno musei, monumenti e giardini. Dopo aver camminato tanto abbiamo fatto una visita al parco e poi siamo andati al museo dell’Albertina, uno dei più grandi musei di arte moderna e contemporanea esistenti. Per fare questo giro abbiamo camminato per oltre 4 ore, quindi ad ore pranzo, stremati, siamo andati a pranzare in un ottimo ristorante viennese, il Kaffeealtwien. Nella strada per arrivare al ristorante non potevamo non dare un’occhiata a due dei caffè più famosi di Vienna: l’hotel Sacher ed il Cafè Demel che per tanti anni si sono contesi la paternità della torta Sacher.
Dopo aver pranzato ed esserci riposati un po’, abbiamo continuato la nostra passeggiata viennese per il lungo Danubio. Questa zona è attrezzata come se fosse una spiaggia vera, con tanto di musica, lettini e sabbia artificiale dove giovani e meno giovani trascorrono il loro tempo libero facendo picnic improvvisati e socializzando. É stato molto bello vedere come i viennesi, nonostante non abbiano il mare o spiagge vere, si siano ingegnati con questa soluzione traendo il meglio da ciò che hanno.
GIORNO 3:
Ed anche domenica abbiamo iniziato la nostra giornata camminando. La nostra meta era il palazzo di Schoenbrunn, che non si trova in centro, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare e dopo aver fatto oltre 20 mila passi siamo arrivati in uno dei luoghi simbolo di Vienna. La prima cosa che abbiamo fatto è stato visitare l’immenso parco, ed è lì che abbiamo scelto di pranzare, optando per un delizioso ristorantino, Il Jaunsen Station, dove sia io che Ivano abbiamo gustato un’eccellente cucina vegana. Una volta pranzato, e dopo esserci riposati un po’ al parco, abbiamo finalmente visitato il palazzo. Con 1441 stanze, Schoenbrunn era la residenza estiva dell’imperatore Francesco Giuseppe e della principessa Sissi. Sono rimasta estasiata dalla bellezza e dall’opulenza delle stanze, essendo stata fin da piccola affascinata dalla principessa Sissi come tutte le bambine. Grazie alla guida ho scoperto che la principessa Sissi aveva una beauty routine perfino più rigida della mia e che, rispetto all’immagine che viene data su di lei nei film che le dedicano, nella vita reale era forse troppo concentrata sul suo aspetto piuttosto che sulla sua famiglia. Ma a parte questa piccola delusione, è stata un’esperienza assolutamente perfetta.
Dopo aver visitato il palazzo siamo tornati in centro a piedi (tranne un brevissimo tragitto dove abbiamo deciso di affittare un monopattino) e poi siamo andati al Prater, il parco giochi di Vienna. Lì abbiamo ammirato il tramonto e fatto attrazioni per adulti. L’ingresso è gratuito mentre le singole attrazioni sono a pagamento. Abbiamo concluso la giornata lì prima di tornare a casa, assolutamente esausti ma felici.
GIORNO 4
Il quarto giorno siamo stati al famosissimo, Naschmarkt, il mercato più famoso di Vienna che, con le sue 120 bancarelle, attira ogni giorno persone del luogo e turisti da tutta Europa. Sono rimasta davvero colpita dall’ordine e dalla varietà di cibi buonissimi e freschissimi venduti. Anche la varietà di spezie spezie e la frutta fresca e secca era tale che avrei voluto comprare tutto! Per questo motivo, per pranzo, abbiamo deciso di rimanere lì e di provare uno dei ristorantini tipici all’interno del mercato. Avendo voglia di mangiare pesce, abbiamo provato il ristorante Nautilus, dove ho preso una meravigliosa insalata di aragosta ed Ivano altre specialità a base di pesce. Dopo pranzo, volevamo tornare sul Danubio ma è stato impossibile a causa del brutto tempo e della pioggia, per questo motivo ci siamo riposati e di sera siamo andati a mangiare in un ottimo ristorante asiatico, dove abbiamo fatto una scorpacciata di piatti tipici della tradizione giapponese (come il pad thai, il sushi, la noodle soup e vari dolcetti buonissimi). Dopo una cena del genere, abbiamo camminato fino a casa.
GIORNO 5:
L’ultimo giorno abbiamo deciso di dedicarci interamente al relax, facendo prima una lunga camminata fino al Prater e godendoci la natura di questo parco (che non è solo un parco giochi, ma un vero e proprio parco immerso nel verde) e poi, dopo aver lasciato l’appartamento, complice anche il tempo non troppo clemente, abbiamo passato il resto della giornata a rilassarci alle terme. Forse meno conosciute rispetto ad altre attrazioni considerate più famose, per noi sono state una piacevolissima scoperta: in realtà sono le terme più grandi e moderne d’Europa, e negli anni hanno persino ricevuto diversi riconoscimenti, aggiudicandosi perfino gli “Health & SPA Awards”, gli oscar del settore internazionale del wellness con le loro 26 piscine, 24 saune e bagni di vapore, 2.500 lettini e un’area salute e fitness di 6.000 metri quadri. Dopo aver fatto un po’ di allenamento in acqua ed esserci rilassati nelle tante piscine, alcune delle quali con la musica che veniva diffusa sott’acqua, siamo andati a cenare prima di andare in aeroporto. Siamo andati a cena in un ristorantino vicino “Don Alfredo”, un ristorante italo/viennese per un’ultima cena e dove io, ancora una volta, mi sono fatta tentare dal loro gulash, servito con una polenta molto grassa ma molto gustosa. Dopo aver cenato abbiamo preso un Uber per l’aeroporto ed abbiamo terminato la nostra splendida vacanza.
MIE IMPRESSIONI
Vienna mi è piaciuta tantissimo, la sua pulizia, l’ordine e la civiltà ed i suoi palazzi monumentali mi hanno rapita. È stato come essere trasportati in un mondo magico dove i fasti dell’ex impero austro-ungarico sono ancora presenti e raggiungibili in pochissime ore di aereo. Anche il cibo era ottimo, e nonostante non abbiamo ceduto alla tentazione della sacher, ci siamo comunque concessi tanti piatti della loro cucina tipica. Se proprio devo trovare una pecca, l’unica è legata alle temperature, dal momento che c’era tanta escursione termica tra il giorno e la sera e spesso ha piovuto e c’era vento. Allo stesso tempo, però, non mi è dispiaciuto scappare per qualche giorno dalle temperature torride catanesi, quindi anche questo aspetto alla fine non è stato del tutto negativo!
E voi che progetti avete per questa estate? Siete più tipi da vacanze al mare o in montagna o alla scoperta di qualche capitale? Vi aspetto come sempre nei commenti! Nel frattempo, se l’articolo vi è piaciuto, date anche un’occhiata a questi: