Ciao ragazze! ciao ragazzi!
dopo aver postato sui miei canali social la foto della mia pizza fit ho ricevuto centinaia di commenti e di richieste, per cui non potevo non scrivere qualcosa su questa novità che ha rivoluzionato la mia cena del sabato sera!
DA COSA NASCE L’IDEA?
Ho sempre amato mangiare e fortunatamente non ho mai avuto problemi di linea, ho iniziato però a limitarmi solo per motivi di salute, in quanto ho sempre tenuto tantissimo all’aspetto salutistico degli alimenti. Ed ogni volta che mangiavo la classica pizza mi rendevo conto che qualcosa non andava, tanto che, subito dopo, tra sete, qualche crampo e la pancia gonfia, rischiavo di passare intere notti insonni!
Se questo accade anche a molte di voi il motivo è che, quello che in assoluto è uno dei piatti più popolari ed amati al mondo in realtà non è proprio così bilanciato come credevamo… I motivi? Innanzitutto il glutine: una proteina collante che conferisce croccantezza a pane e suoi derivati. E proprio la sua collosità può causarci infiammazioni (se volete qualche approfondimento, leggete questo mio articolo sull’argomento). Tutto questo glutine si traduce in una quantità eccessiva di carboidrati, visto che in un panetto di pizza ce ne sono circa 200-250 grammi che, uniti alla salsa di pomodoro (altro carboidrato) sono davvero troppi. Altro problema, la mozzarella. Ebbene si, perchè l’enzima lattasi che ci permette di digerire i latticini, con il tempo si esaurisce, per cui quasi tutti, crescendo, sviluppiamo una certa intolleranza al lattosio. La stessa combo pomodoro-mozzarella, già da tempo è demonizzata dai medici, in quanto il mix di un alimento acido (il pomodoro) con uno basico (i latticini presenti nella mozzarella) non viene ben digerito dal nostro organismo. Da ultimo, le calorie: decisamente troppe. Per una semplice pizza Margherita ci aggiriamo intorno alle 700 kcal, non contando le volte in cui decidiamo di aggiungere insaccati ed altri ingredienti che fanno salire ulteriormente il numero.
IL RISULTATO?
Sono perfettamente consapevole che questo post mi farà odiare da tantissime persone, ma a volte la dura verità deve essere detta: la pizza classica, conosciuta come uno tra gli alimenti più amati al mondo, è in realtà un alimento squilibrato sia per combinazioni alimentari che per macros. Ricapitolando:
- troppi carboidrati;
- troppo sale (con la pizza si arriva ad ingerirne circa 3 gr contro il limite giornaliero di 1, 1,5 suggeriti dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità);
- se non è lievitata bene continua a lievitare nel nostro stomaco, provocando gonfiore, infiammazione e ritenzione di liquidi, tanto più se la mangiamo la sera dove peraltro rischiamo di andare incontro a picchi insulinici e carichi glicemici notevoli.
Avevo iniziato ad intuire che la pizza non fosse molto bilanciata prima ancora di diventare un’esperta di alimentazione perché matematicamente, ogni volta che decidevo di mangiarla, subito dopo iniziavo ad avere troppa sete, avevo la pancia gonfia e la digestione troppo lenta, fino a quando ho deciso di eliminarla dalla mia routine, se non in rarissime occasioni, in cui optavo per versioni preparate con lievito madre o con farine con poco glutine (come quelle con grani antichi) e scegliendo formaggi senza lattosio.
VERSO UN NUOVO CONCETTO DI ALIMENTAZIONE CON ALIMENTI ALTERNATIVI
E dopo aver rinunciato a malincuore alla pizza per tanto tempo… la svolta! Ho iniziato un percorso fit di sostituzione di alimenti con surrogati fit, in modo da avere la versione healthy di tutti i miei cibi preferiti mangiando senza privazioni e, soprattutto, senza sensi di colpa. Così, dopo aver ricreato la versione salutare dei miei dolci preferiti, mi sono cimentata anche con le ricette salate, ricreando piatti “guilt free” come le lasagne, le crepes e tanto altro a pizza.
E dopo qualche esperimento, ecco la ricetta della mia pizza in versione fit! La ricetta è unica ma declinata in due versioni: bianca e rossa, per tutti coloro che non vogliono rinunciare al pomodoro.
RICETTA:
IMPASTO:
- albume 210 gr;
- farina d’avena 65 gr meglio se integrale (ultimamente la utilizzo insieme ad un po’ di farina d’avena dolcificata gusto “pizza”, per un gusto dolce come quello delle pizzette da bar);
- sale 0,8 gr;
- pepe nero o altre spezie a piacere (es. curcuma, erba cipollina ecc.)
CONDIMENTO PIZZA FIT BIANCA:
- formaggio alle mandorle “Mandorella” a piacere oppure un formaggio vegano a piacere;
- verdura saltata;
- olio
CONDIMENTO PIZZA FIT ROSSA:
- salsa di pomodoro 125 gr;
- parmigiano reggiano stagionato 60 mesi senza lattosio 30-40 gr;
- olio aromatizzato al tartufo bianco 2 gr;
- origano.
PROCEDIMENTO:
Si montano gli albumi a neve e piano piano si incorpora la farina, il sale e le spezie mescolando delicatamente dall’alto verso il basso per non farli smontare. Si stende l’impasto in una teglia ricoperta di carta forno e si inforna tutto per 15 minuti a 180 gradi.
comunque sono circa 200 grammi di albume montati sodi, si incorpora la farina, all’incirca ci vogliono un 60 grammi di farina di avena, la farina va inglobata piano piano dal basso verso l’alto anche se non è tutto ben omogeneo. Si esce la pizza e si condisce a piacere prima di rimetterla in forno per altri 5 minuti e gustarla!
Pur consapevole di aver distrutto l’immaginario classico della pizza, sono sicura di riuscire a convincere anche i più scettici che questa pizza è ottima e perfettamente bilanciata, dal punto di vista nutrizionale e dei macros, con sole 500 calorie, 50 gr di carboidrati, 15 di grassi e 40 di proteine. Ma soprattutto è buonissima, mi da lo stesso senso di sazietà della classica pizza e la mangio una volta la settimana, compensando la mia voglia di pizza ma senza la sete e gli altri “effetti collaterali” della versione classica.
E voi cosa ne pensate? Fatemi sapere nei commenti se l’avete provata o se la preparerete! P.S. per non cadere in tentazioni di cui poi vi pentirete per tanto tempo, vi invito a sostituire i vostri cibi preferiti con alimenti più sani 😉
Nel frattempo, se questo articolo vi è piaciuto, date anche un’occhiata a questi in cui vi parlo di alimentazione!
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